Efficienza energetica, basta sprechi con Icopower

Iniziare in azienda un percorso di efficienza energetica è il primo passo da dare verso il cambio di paradigma che impone la transizione verde. Fare efficienza energetica non significa solo adeguarsi alla normativa imposta dal legislatore, quanto guardare più da vicino l'obiettivo del bilancio di sostenibilità. Per questo motivo occuparsi di efficienza energetica non significa solo abbattere i costi ma soprattutto eliminare gli sprechi. 

 

Tutto ha inizio da una diagnosi. Come il medico ha bisogno di elaborarne una per informare il paziente sul decorso della sua malattia, così anche gli specialisti del risparmio energetico iniziano da un audit per ricavare le informazioni necessarie a capire lo stato di salute impresariale sotto l'aspetto energetico per intervenire laddove è necessario. La diagnosi è effettuata attraverso misuratori che analizzano il comportamento della rete elettrica all’interno degli impianti sotto ogni aspetto, secondo per secondo, 24 ore su 24 per 5/7 giorni. Con questo accurato ed approfondito screening è possibile individuare le aree di miglioramento  e procedere con una strategia di efficientamento energetico.

Il metodo più efficace, rapido ed efficiente per supportare l'azienda nella lotta agli sprechi energetici è eliminare le sovratensioni, cioè le tensioni, superiori a quelle realmente necessarie che la rete elettrica è costretta a immettere all’interno delle aziende. Questa eccedenza di energia elettrica, che le aziende dissipano trasformandola in calore (effetto Joule), è a tutti gli effetti uno spreco in quanto pagata dal consumatore ma non utilizzata. Per questo scopo sono state ideate le tecnologie plug-in di efficienza energetica di Icopower, al momento tra le poche realtà a fornire soluzioni che consentono di implementare una nuova strategia di risparmio energetico che sia realmente misurabile.

 

Non solo risparmio

Il compito di questi apparati è ottimizzare la tensione così da garantire il normale funzionamento delle macchine industriali consentendo un risparmio sugli sprechi in media del 7/8% e con punte registrate del 15% ed al tempo stesso allungare il ciclo di vita medio delle apparecchiature. Per l'ottimizzazione di questo ciclo virtuoso l’azienda ha brevettato soluzioni capaci di abbassare la tensione senza per questo sprecare ulteriore energia nel processo di regolazione dei consumi. «In questo processo l'autoconsumo è talmente marginale che il cliente può da subito vedere e  misurare il risparmio energetico e la riduzione di CO2» spiega Filippo Borea, amministratore delegato di Icopower.

Nel corso del 2020 gli impianti di Icopower hanno aiutato le imprese a risparmiare 80 gigawattora di energia, l’equivalente a 104 mila barili di petrolio per una riduzione di emissioni di CO2 pari a 24 milioni di tonnellate.

Le soluzioni di efficienza energetica proposte sono dedicate a tutte le imprese e si adattano sia alle esigenze di piccole attività, sia di quelle a consumo critico. Gli impianti sono stati creati appositamente per essere applicati in qualsiasi contesto industriale, commerciale o terziario, allo scopo di abbattere in maniera significativa e misurabile l’incidenza dei costi energetici. L’installazione dell’impianto è curato da team tecnici che si occupano del collaudo e del test delle macchine certificandone i risultati di prestazione energetica, secondo l’International Performance Measurement and Verification Protocol.

Tra le realtà che hanno deciso di utilizzare le soluzioni di efficientamento di Icopower si annoverano imprese del calibro di Cartiere Burgo, Morato Pane, Gruppo Marcegaglia, Euronics, Carrefour.

Tutti hanno bisogno di risparmiare sulla bolletta per contare su una marginalità più alta ma oggi, spiega Filippo Borea, le aziende chiedono di fare efficienza energetica non solo per tagliare i costi, ma per ridurre il loro impatto ambientale. «Lo spreco è diventato ingiusto e si convertirà nel prezzo che dovranno pagare per noi le generazioni future» commenta con The Bioneer.

 

Risultati garantiti e misurabili

Per combattere lo spreco è necessario misurarlo. Per questo quando Icopower interviene in imprese con un fabbisogno energetico superiore a 100 kilowattora si specifica nel contratto stesso una garanzia annuale di risparmio misurata secondo parametri internazionali. Si tratta di un dato certificato che le imprese possono a loro volta usare nei loro report di sostenibilità.

Il ritorno sull’investimento in caso di acquisto dell’impianto è distribuito nell’arco di circa 30/36 mesi mentre in caso di leasing il cashflow positivo si genera già a partire dal primo mese grazie ai vantaggi fiscali riconosciuti dal Ministero dello sviluppo economico per l’implementazione delle tecnologie dell’industria 4.0. Le soluzioni Icopower sono riconosciute anche dal Gse (Gestore servizio elettrico) e rispondono ai requisiti per l’ottenimento dei certificati bianchi‚ i Titoli di efficienza energetica. Gli apparati Icopower possono beneficiare inoltre delle agevolazioni della “Nuova Sabatini” e del “Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno”.

L’impresa, aggiunge il suo amministratore delegato, ha siglato partnership con i player della filiera energetica con l’obiettivo di creare sinergie con le utility e con il mercato del fotovoltaico per ottimizzare l’utilizzo dell’energia solare nella rete aziendale.

Nei progetti futuri di Icopower si prevede di allargare la collaborazione con Anbea per sensibilizzare le organizzazioni sul tema dello spreco di energia elettrica e sugli interventi necessari per stabilizzare le sovratensioni di rete.

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