Alboran e Saipem insieme per la “Hydrogen valley italiana”

Alboran Hydrogen e Saipem hanno siglato un accordo per la realizzazione di cinque impianti per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili. Il progetto prevede la realizzazione in Puglia del primo distretto dell’idrogeno verde italiano che sarà costituito da tre impianti. L'accordo sottoscrive inoltre lo sviluppo e la realizzazione di due ulteriori impianti nel bacino del Mediterraneo, rispettivamente in Albania e in Marocco.

Con un investimento di 600 milioni di euro – 50 dei quali destinati a progetti ricerca e sviluppo – la nascita della “Apulia green hydrogen valley” consentirà di installare impianti ripartiti tra le aree di Brindisi, Taranto e Cerignola, per una potenza fotovoltaica prodotta di circa 1000 gigawatt annuale. Le installazioni di Brindisi e Taranto saranno dedicate alla produzione di idrogeno per i settori industriali ad alto consumo, l’impianto di Cerignola al settore del trasporto pesante, per il quale «le proiezioni di crescita sono ottime» commenta il presidente di Alboran Hydrogen, Simone Pratesi. 

In Albania è in fase di progettazione un impianto da 650 megawatt di energia solare e eolica per produrre idrogeno che raggiungerà l’Italia con l’allacciamento al “Trans Adriatic Pipeline” (Tap) un gasdotto in cui si incorpora l’ultima parte di un mega progetto da 40 miliardi di dollari denominato “Corridoio Meridionale del Gas” che trasporterà 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno.

Nel deserto del Marocco Alboran Hydrogen prevede di installare un imponente impianto da 1 gigawatt per la produzione di ammoniaca verde (NH3) risultante dal legame tra l’azoto presente in atmosfera e l’idrogeno. «La formula chimica dell’ammoniaca richiama quella dell’idrogeno – commenta Pratesi – è un combustibile in fase di sperimentazione ma allo studio esistono già progetti per alimentare il motore delle navi di Msc Crociere». A confermarlo sarebbe la stessa divisione Crociere del Gruppo Msc che ha annunciato lo scorso luglio la firma di un Memorandum of Understanding insieme con Fincantieri e Snam per valutare congiuntamente la progettazione e la realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno.

 

Idrogeno per rendere l’uomo libero dalle fonti fossili 

Le logiche di trasformazione del settore navale rappresentano evidenti segnali che oggi l’idrogeno rinnovabile è diventato l’elemento cardine della transizione ecologica. Fino a poco tempo fa, dovuto agli alti costi dell’elettrolisi, il suo impiego è rimasto in secondo piano ma il crollo dei costi di generazione elettrica delle rinnovabili ha permesso di raggiungere una redditività superiore a quella del carbone. Nei prossimi 5 anni Alboran Hydrogen prevede una diminuzione del prezzo degli elettrolizzatori destinato a ridimensionare quello dell’idrogeno che sarà più conveniente del carbonio. «Il raggiungimento di questo traguardo storico rappresenta una rivoluzione perché renderà l’uomo “libero” dalla corsa alle fonti energetiche» commenta Pratesi con The Bioneer. L’importante sarà riuscire ad ancorare la produzione di generatori eolici ed elettrolizzatori in Italia, che ha le carte in regola per diventare un produttore leader nel mondo. «Ognuno potrà produrre la propria energia rendendosi indipendente grazie all’idrogeno, perché il vento e il sole sono di tutti. Si tratta di una trasformazione epocale» aggiunge. 

 

Leconomia circolare dellidrogeno rinnovabile 

Federata con la Jeremy Rifkin Association e con la Clean Hydrogen Alliance europea Alboran Hydrogen si occupa della progettazione e produzione di impianti di energia rinnovabile per la produzione di idrogeno su larga scala, impianti a circuito chiuso che producono energia per alimentare gli elettrolizzatori impiegati per la scissione dell’acqua in idrogeno e ossigeno. Nell’hydrogen valley pugliese il 90% dell’ossigeno di risulta del processo è liberato nell’atmosfera – l’equivalente dell’ossigeno emesso da una foresta di 800 ettari – il restante 10% è regalato all’Acquedotto di Puglia che fornisce ad Alboran Hydrogen l’acqua di risulta dei filtri per fare l’elettrolisi. Si instaura così un virtuosismo tra stakeholder che apporta valore ad entrambi secondo un principio circolare: Alboran Hydrogen utilizza l’acqua di scarto dell’acquedotto per l’elettrolisi e l'acquedotto può a sua volta immettere l’ossigeno di risulta del processo di elettrolisi nel ciclo di filtrazione dell’acqua.

Per il progetto di hydrogen valley ideato in Puglia Alboran Hydrogen ha coordinato i benefici per lo sviluppo di tutti gli anelli della filiera: produzione, trasporto, stoccaggio, vendita, utilizzatore finale. Due terzi della produzione di questa hydrogen valley alimenteranno l’industria a consumo critico con emissioni di CO2 difficili da eliminare.

 

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