Nonostante gli sforzi dei consumatori per riciclare bottiglie, contenitori e packaging alimentare, la plastica monouso continua a regnare sovrana. Molte aziende nell’ecosistema delle startup stanno cercando di risolvere questo grave problema ambientale con tecnologia e creatività. Una di queste ha inventato un sistema per compattare i rifiuti trasformandoli in grandi mattoni di plastica per sostituire il cemento nell’edilizia.
Ogni anno negli Stati Uniti si generano circa 42 milioni di tonnellate di plastica. Solo il 9% viene riciclato, in parte perché l’infrastruttura di riciclaggio negli Usa non riesce a tenere il passo con la produzione di plastica del Paese, ma anche perché alcune materie plastiche semplicemente non possono essere riciclate.
L’idea è prendere due piccioni con una fava. Eliminare dall’ambiente la plastica non riciclabile e allo stesso tempo utilizzarla come materiale da costruzione multiuso per rendere sostenibile l’industria edile. L’azienda di Los Angeles ByFusion utilizza una combinazione di vapore e compressione per modellare tutti i tipi di plastica, compresa quella non riciclabile, e ottenere grandi mattoni da costruzione indistruttibili chiamati ByBlocks. Questi possono essere utilizzati in edilizia per costruire qualsiasi cosa, da recinzioni e muri di sostegno a terrazze pubbliche e fermate degli autobus.
Per produrre i blocchi di plastica ByFusion utilizza macchine brevettate chiamate Blockers. Queste macchine sono alimentate da cumuli di plastica che vengono compattati in blocchi, senza necessità di pre-smistamento o pulizia, risparmiando così tempo e risorse preziose.
I blocchi misurano 40 cm x 20 cm x 20 cm, pesano 10 kg ciascuno e sono più resistenti di quelli in cemento. L'azienda ha mostrato in un video che non si rompono e non si sbriciolano come i blocchi standard se presi a martellate. Sono disponibili in tre modelli: alcuni sono progettati con pioli in modo che possano incastrarsi tra loro in stile Lego; altri sono piatti in modo che i costruttori possano facilmente montare altri componenti come un tetto in cima; e altri ancora sono una combinazione dei due. «Crediamo nel potere del “Noi”– comunica l’azienda –. Affrontare il problema dell’inquinamento da plastica coinvolgerà tutti noi, quindi abbiamo creato un programma di alleanza aziendale per consentire alle aziende incentrate sulla sostenibilità che tengono veramente alla protezione dell’ambiente di dimostrare definitivamente il loro valore e collaborare con ByFusion. Il nostro processo “No Waste” e i nostri prodotti per l’edilizia accessibili rendono molto facile misurare il contributo di ogni impresa».
La procedura per ottenere i mattoni di plastica non richiede sostanze chimiche, additivi o riempitivi e genera il 41% in meno di emissioni di gas serra rispetto ai blocchi di cemento. Ma poiché la plastica è suscettibile alla luce solare, i progetti per esterni vanno rivestiti con vernice trasparente o accoppiati con un altro materiale resistente agli agenti atmosferici.
Le applicazioni per i ByBlock includono muri di sostegno, muri insonorizzati, capannoni, recinzioni per la privacy, terrazzamenti e paesaggistica. L’azienda vende anche prodotti di arredamento realizzati con blocchi di plastica riciclata, come una fioriera e un set di tavolini da caffè.
Si stima che ByFusion abbia riciclato 103 tonnellate di plastica fino ad oggi, ma punta a riciclarne 100 milioni di tonnellate entro il 2030, un quarto della produzione annuale di plastica degli Stati Uniti.
