Ridurre lo spreco contro la crisi climatica

Spoiler Alert è una piattaforma digitale creata da due ex alunni del MIT (Massachusetts Institute of Technology) che consente ai principali marchi alimentari di vendere ai supermercati i loro prodotti deperibili senza generare sprechi alimentari, una delle priorità per affrontare la crisi climatica globale.

 

Circa un terzo dell’approvvigionamento alimentare mondiale non arriva in tavola ma va dritto in discarica. Ciò significa che l’acqua, il lavoro, l’energia e i fertilizzanti utilizzati per la coltivazione, la lavorazione e la distribuzione del cibo vengono sprecati generando gas serra che non dovrebbero essere emessi. Per l’esattezza lo spreco alimentare rappresenta l’8% delle emissioni globali di gas serra, secondo una ricerca condotta da Progetto Drawdown – un’organizzazione no profit che lavora su soluzioni climatiche – che ha identificato lo spreco alimentare come la priorità numero uno per affrontare la crisi climatica globale.

Lo spreco alimentare ha almeno due forti motivi per essere eliminato: da un lato per combattere il cambiamento climatico e dall'altro per aiutare i consumatori a corto di liquidità ad acquistare i prodotti a breve scadenza a prezzi inferiori.

Spoiler Alert, una società fondata da due ex studenti del MIT, ha messo in piedi una piattaforma digitale per rispondere a questa doppia istanza, aiutando le imprese alimentari a intercettare una possibile domanda a prezzi scontati o donare lotti interi di inventario in eccesso.

«Esiste un’enorme quantità di dati ancora inutilizzati dai sistemi di produzione e distribuzione che nella pratica si traduce nello spreco di cibo ancora buono», spiega a MIT News Ricky Ashenfelter, che ha co-fondato l’azienda con Emily Malina.

Spoiler Alert è progettata per funzionare con i sistemi di inventario e di evasione degli ordini esistenti delle aziende, utilizzando l'automazione e l'intelligence sui prezzi per semplificare ulteriormente le vendite.

 

Ricky Ashenfelter e Emily Malina, Co-founder di Spoiler Alert. (Credit: Liz Linder)

 

«Siamo una software house di prevenzione dei rifiuti creato per i team di vendita e della catena di fornitura", dice Ashenfelter.  "Puoi pensarlo come una sorta di eBay del cibo.»

Grazie a questo software aziende globali come Nestlé, Kraft Heinz e Danone, nonché negozi di alimentari a prezzi scontati, stanno già utilizzando il sistema per ridurre gli sprechi alimentari e portare più cibo sulle tavole dei consumatori, iniziando a osservare come l'inefficienza della catena di approvvigionamento può avere un impatto drammatico dal punto di vista ambientale e sociale.

Dopo la laurea, i due fondatori hanno inizialmente ideato una piattaforma per facilitare le donazioni di scorte in eccesso, ma presto hanno scoperto che i processi delle grandi aziende per scontare l’inventario in eccesso erano anche per lo più manuali.  «Le aziende stanno adottando approcci piuttosto manuali e lenti per decidere cosa fare con l’inventario in eccesso», commenta Ashenfelter. «E quando il processo decisionale è lento, si perdono giorni o addirittura settimane di conservazione del prodotto».

«Per noi, l'idea era chiara – continua Ashenfelter – come possiamo sfruttare al meglio i dati per gestire l’inventario in eccesso e a breve scadenza? Il modo in cui lo facciamo si è evoluto negli ultimi sei anni, ed è tutto radicato nella risoluzione di un enorme problema climatico, che al tempo stesso risolve un grave problema di approvvigionamento alimentare, aiutando le aziende a ridurre i costi e generare entrate da prodotti altrimenti sprecati.  

La pandemia ha sconvolto molti aspetti delle filiere alimentari. Ma Ashenfelter afferma di aver anche accelerato l’adozione di soluzioni digitali in grado di gestire meglio tale volatilità. Quando la Campbell ha iniziato a utilizzare il sistema Spoiler Alert nel 2019, ad esempio, ha ottenuto un aumento del 36% delle vendite scontate e un aumento del 27% delle donazioni nei primi cinque mesi.

I risultati insomma hanno dimostrato che gli obiettivi di sostenibilità delle aziende possono andare di pari passo con iniziative che aumentano i loro profitti dimostrando come sostenibilità e risultati operativi non sono in conflitto e possono guidare sia i risultati aziendali sia l’impatto ambientale complessivo.

L’obiettivo finale del progetto è alimentare l'economia senza sprechi, e aiutare a prendere decisioni migliori più velocemente e con il minor intervento manuale possibile.

 

 

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