Investimenti sostenibili, sostegno del futuro

La lotta al cambiamento climatico è oggi una priorità. La strada da percorrere prevede sistemi energetici basati su energie rinnovabili, che cambieranno profondamente le economie e le società in cui viviamo.

Gli investimenti verdi e le politiche innovative supporteranno la transizione verso modelli di sviluppo più sostenibili: l’economia globale deve virare al più presto rotta in questo senso, o l’ambiente collasserà definitivamente.

 

La trasformazione energetica guiderà la trasformazione economica

Secondo il “World Energy Transitions Outlook” dell’Irena, acronimo per International Renewable Energy Agency, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili – organizzazione intergovernativa, composta da 164 membri e altri venti paesi attivamente impegnati e in fase di adesione, che promuove l’uso di qualsiasi forma di energia rinnovabile, incluse bioenergia, geotermia, energia idroelettrica, oceanica, solare ed eolica – l’investimento annuale necessario per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica ammonterà mediamente a 4,4 trilioni di dollari, equivalente a circa il 5% del Pil globale del 2019.

«La transizione energetica è un compito arduo, ma può portare nuove possibilità senza precedenti per rivitalizzare le economie», afferma Francesco La Camera, direttore generale di Irena, che aggiunge «la trasformazione energetica guiderà la trasformazione economica». L’analisi di Irena stima una crescita per l’economia mondiale del 2,4% nel prossimo decennio grazie all’accelerazione della transizione energetica, mentre entro il 2050 il settore energetico creerà 122 milioni di posti di lavoro (più del doppio degli attuali 58 milioni), di cui più di un terzo – 43 milioni – nelle energie rinnovabili. Proprio le energie rinnovabili, assieme a tecnologie efficienti, costituiscono per Irena «l’unico approccio percorribile per provare a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C entro il 2050» e «l’unica opzione realistica per un mondo che protegge il clima». 

Nei prossimi anni sarà più facile ottenere un finanziamento accessibile del debito a lungo termine per le tecnologie di transizione energetica, grande opportunità di business per il settore privato: il capitale di debito privato crescerà dal 44% nel 2019 al 57% nel 2050.

 

 

Il filone finanziario del G20

ll G20 del 2021 si è impegnato a guidare la ripresa verso modelli di sviluppo più sostenibili, incrementando gli investimenti a beneficio di iniziative verdi.

Il Ministero dell’economia e delle finanze e la Banca d’Italia hanno coordinato i lavori del Finance Track, il filone finanziario del G20, che riunisce i rappresentanti dei ministeri delle finanze e delle banche centrali per discutere tematiche finanziarie, monetarie e fiscali e definisce politiche di indirizzo dell’economia globale grazie a sei gruppi di lavoro, tra cui quelli dedicati alla crescita e alla finanza sostenibili. In tutti i rami di lavoro del filone finanziario del G20, il cambiamento climatico è diventata una priorità tematica.

In questo ambito la Presidenza italiana ha rilanciato i lavori del Sustainable Finance Study Group (Sfsg), che ha definito una tabella di marcia pluriennale per la finanza sostenibile e analizzato quali sono le carenze e gli ostacoli per quel che riguarda la mobilitazione degli investimenti sostenibili, e di conseguenza ha suggerito al G20 le azioni correttive da considerare. Con il consenso dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, il Sfsg è stato promosso ufficialmente a Sustainable Finance Working Group (Sfwg), i cui membri hanno registrato anche i progressi sulla G20 Sustainable Finance Roadmap. Il gruppo di lavoro ha inoltre il compito di informare il G20 sui progressi riguardo la rendicontazione di sostenibilità, gli approcci per identificare gli investimenti sostenibili (le cosiddette “tassonomie”) e il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali nel facilitare il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Nella seconda riunione ufficiale del filone finanziario G20 a presidenza italiana, tenutasi ad aprile 2021, i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20 hanno affermato che le  priorità da gestire con urgenza riguardano il cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente, questioni discusse ulteriormente nella riunione del 23 giugno, durante la quale sono stati valutati anche il ruolo degli investimenti verdi e l’efficacia delle politiche innovative a supporto della transizione.

Sotto la presidenza italiana del G20, la Banca d’Italia e l’Innovation Hub della Banca dei regolamenti internazionali (Bri), con il contributo dei ministeri delle finanze e delle banche centrali dei paesi del G20, hanno organizzato la gara internazionale “G20 TechSprint 2021”, per individuare i progetti più promettenti di tecnologia applicata alla finanza sostenibile. Il concorso ricerca soluzioni innovative per risolvere tre problemi operativi della finanza verde e sostenibile: raccolta, verifica e condivisione dei dati, analisi e valutazione dei rischi fisici legati al clima e dei rischi di transizione e migliore collegamento fra progetti e investitori.

 

Tassonomia dell’UE

Tra le iniziative dell’Unione europea per creare un ecosistema finanziario sostenibile, il regolamento Tassonomia dell’Ue contribuisce a fornire a investitori e imprese gli strumenti per individuare le opportunità di investimento sostenibile in base a criteri scientifici, trasparenti e comuni, stabilendo le attività che apportano un contributo sostanziale agli obiettivi del Green Deal. Grazie alle informazioni sull’allineamento alla tassonomia, sugli investimenti a favore della transizione e sui rischi per la sostenibilità, le società finanziarie potranno così valutare le prestazioni ambientali delle attività finanziate. 

La Tassonomia dell’Ue, che definisce anche le norme europee per le obbligazioni verdi e per la creazione del marchio “Ecolabel Ue” per alcuni prodotti di investimento, costituisce uno strumento chiave per guidare il processo di transizione nell’ambito del Green Deal europeo. 

 

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