Navi robot per la salute degli oceani

Il futuro degli oceani dipenderà dal monitoraggio che sapremo farne attraverso la tecnologia e la rielaborazione dei dati provenienti dai satelliti, dalle spedizioni su navi da ricerca, dagli strumenti per etichettare i mammiferi marini e ora anche da unità di navigazione robotiche autonome.

 

Barche robot da 4 metri e mezzo alimentate da motori ibridi a pannelli solari con  batterie agli ioni di litio e da micro generatori diesel suonano come un’interessante alternativa per la raccolta dei dati oceanografici rispetto alle grandi navi da ricerca convenzionali decisamente fuori budget.

La start-up irlandese Xocean le ha chiamate USV, che sta per “Uncrewed Surface Vessels”, piccole navi robotiche senza equipaggio, controllate e monitorate a distanza tramite una connessione Internet satellitare da un team di piloti nel centro operativo. Le barche sono state progettate per solcare centinaia di miglia nautiche senza bisogno di una nave madre di appoggio, e hanno un’autonomia di 18 giorni di navigazione in mare aperto. Dotate di sensori di fascia alta fino a un carico massimo di 100 kg, gli USV trasmettono dati in tempo reale utilizzati per la gestione della pesca, la protezione dell’ambiente, la mappatura dei fondali marini, l’ispezione di installazioni offshore.

 

 

Il fatto che le spedizioni delle grandi navi con equipaggio dipendano sempre dalle buone condizioni meteorologiche, che spesso causano forti ritardi nelle missioni di raccolta dei dati, che a loro volta si traducono in costi crescenti fino alla cancellazioni dei progetti, ha giocato un fattore abilitante per l’utilizzo delle mini barche robot .

Inoltre, gli USV operano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a zero rischi per la sicurezza umana e con un’impronta di carbonio mille volte inferiore a quella delle navi da ricerca con equipaggio.

Xocean si è assicurata una sovvenzione di 1,7 milioni di euro dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) attraverso il programma Blue Economy Window per immettere sul mercato le navi di superficie senza equipaggio (USV), ad alte prestazioni e a basse emissioni di carbonio. Il finanziamento sosterrà il lancio sul mercato del prodotto in Europa e Nord America, generando un potenziale di oltre mille posti di lavoro diretti e indiretti in 3 anni.

L’azienda ha operato in 16 Paesi in tutto il mondo, accumulando oltre 35 mila ore di funzionamento e seguendo con successo oltre 100 progetti, inclusi oltre 20 parchi eolici offshore per clienti come Ørsted, SSE Renewables e bp.

Con uffici già in Irlanda, Regno Unito e Nord America e Norvegia, Xocean prevede un altro anno di crescita dei ricavi espandendo il proprio team da oltre 100 dipendenti a 350 nei prossimi 24 mesi e triplicando anche le dimensioni della sua flotta a oltre 60 USV.

Se tutto va bene, la tecnologia USV sarà lanciata in commercio in Europa, Stati Uniti e Canada nel luglio 2022.

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