L’Italia sostiene la Blue economy in Kenya

L’Italia finanzierà progetti in Kenia nel settore della blue economy e delle infrastrutture per un valore di oltre 6 milioni di euro, ha annunciato l’ambasciatore italiano a Nairobi, Alberto Pieri, aggiungendo che i diplomatici sono attualmente nella fase finale della firma di un accordo con il governo del Kenya per consentire lo sblocco dei fondi e l’avvio dei progetti. Il finanziamento si inquadra all’interno degli aiuti economici del programma Go Blue per lo sviluppo delle zone costiere del Kenya, finanziato dall’Unione Europea e realizzato in partenariato con il Governo keniota.

 

L’Italia sostiene l’economia blu in Kenya con il progetto Go Blue il cui obiettivo è promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile, con attenzione alla conservazione degli habitat marini e costieri e ad una governance marittima integrata. Go Blue è realizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo insieme con le agenzie di cooperazione di Germania, Portogallo, Francia, due agenzie delle Nazioni Unite (UN Habitat e UNEP) e con il Segretariato Jumuiya Ya Kaunti Za Pwani – JKP, l’organo rappresentante delle sei contee costiere del Kenya. Il Programma ha una durata di quattro anni (2021 – 2024) e prevede un investimento complessivo di oltre 24 milioni di Euro.

 

Il ruolo dell’Italia nel progetto Go Blue

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di Nairobi è responsabile per la parte del progetto Go Blue destinata alla crescita economica e al rafforzamento delle filiere dell’economia blu. Alla componente italiana del Programma corrisponde un investimento europeo di 4,75 milioni di euro per una durata di quattro anni; si tratta del primo Programma di cooperazione delegata realizzato dalla Cooperazione Italiana nel Paese. Per la sua realizzazione, Aics può contare sulla partnership siglata con l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, specializzato nei settori dell’agricoltura, della gestione delle aree costiere e della pesca.

Le piccole imprese di pesca vengono sostenute con attività di formazione, con la costruzione di infrastrutture per la pesca, la distribuzione di attrezzature e l’apprendimento di metodologie produttive. L’intervento include l’introduzione di un sistema di certificazione per garantire che la pesca venga gestita secondo standard definiti, realizzando campagne di sensibilizzazione a della popolazione costiera. Attraverso Go Blue l’obiettivo è promuovere anche le filiere della manioca, il secondo settore trainante per l’economia locale.

Nel settore della pesca, Aics interviene a sostegno delle organizzazioni comunitarie che gestiscono la pesca a livello locale (Beach Management Units), dei piccoli pescatori e delle piccole e medie imprese attive nel settore della pesca in Kenya attraverso attività di formazione e di scambio di conoscenze, con la dotazione di equipaggiamenti e attrezzature specialistiche ai piccoli pescatori e con la costruzione di nuove infrastrutture per la pesca. 

«Questo è quello che stiamo cercando di fare, mettere tutti i pescatori e le parti interessate della Beach Management Unit al centro dei processi di cambiamento delle comunità costiere», ha spiegato in un'intervista al quotidiano keniota The Star, Paolo Damato, responsabile del programma dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Verranno inoltre adottate misure per rafforzare la filiera delle alghe, un’importante fonte di reddito specialmente per le donne basate sulla costa, e per promuovere la pesca sostenibile dei cetrioli di mare. Attraverso Go Blue, Aics intende anche introdurre un innovativo sistema di certificazione qualitativa volto a garantire il rispetto di determinati standard nella gestione della pesca. Tra le attività, è previsto anche lo sviluppo partecipativo di un Codice di Condotta, uno strumento che verrà elaborato insieme alle autorità locali per migliorare l’applicazione della legislazione vigente in materia di pesca, e che includerà misure specifiche per promuovere empowerment femminile e sostenibilità sociale e ambientale.

 

© Martina Bolognesi

 

«Abbiamo presentato progetti incentrati sull'economia blu che aiuteranno la comunità dei pescatori e in generale il settore legato al mare, ma abbiamo molti altri progetti in agenda per le comunità costiere», ha dichiarato a The Star, Alberto Pieri, ambasciatore italiano a Nairobi. 

Per quanto riguarda la filiera della manioca, Aics attraverso Go Blue intende sostenere i piccoli agricoltori e migliorarne le condizioni sociali ed economiche. Le azioni previste includono attività di formazione specialistiche a favore del personale tecnico delle Contee, in modo da consentire loro di prestare assistenza agli agricoltori su tematiche come il controllo delle malattie e la corretta conservazione dei prodotti e di guidare lo sviluppo sostenibile della filiera della manioca. Sono previsti inoltre interventi volti a migliorare la produttività, la produzione, il valore aggiunto e la commercializzazione della manioca, come la dotazione di macchinari ed equipaggiamenti innovativi per il processamento dei prodotti.












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